lunedì 27 ottobre 2014

Recensione: The Walking Dead 5x03 - Four Walls and a Roof

La quinta stagione di "The Walking Dead" prosegue con un altro buon episodio, alternando come al solito scene d'impatto a momenti poco riusciti.




Il pregio maggiore di "Four Walls and a Roof" è l'aver eliminato da subito la minaccia dei cannibali, potendo quindi andare avanti e concentrarsi su altri aspetti della storia. Infatti, dopo una buona presentazione nello scorso season finale e nella premiere, il gruppo capitanato da Gareth sembrava già non aver più niente da dare allo show; quindi, la scelta di arrivare alla resa dei conti alla terza puntata funziona, e soprattuto la loro uscita di scena serve a rimarcare una volta di più il cambiamento di Rick, grande protagonista di questo inizio di stagione: spietato e pronto a tutto pur di sopravvivere, lo sceriffo riesce però a mantenere quelle caratteristiche più umane che lo differenziano da un personaggio altrettanto forte come Shane, agendo sempre per il bene dei suoi compagni. La brutale esecuzione dei cannibali è senza dubbio uno dei migliori momenti dell'intera serie, ed elimina un personaggio (Gareth) che era ormai diventato insostenibile: i suoi sproloqui senza fine erano decisamente stancanti, e giustamente la sua fine arriva proprio per questa sua caratteristica, con il ragazzo che, invece di attaccare le poche persone rimaste nella chiesa, decide di dilungarsi in un discorso senza capo ne coda, viste le intenzioni del suo gruppo.




Un altro momento riuscito è sicuramente quello dell'addio a Bob che, come immaginabile, era stato ferito nello scorso episodio da uno zombie: per la prima volta, gli autori danno la possibilità ai protagonisti di dire addio ad un loro compagno, potendo sfruttare il lento effetto della ferita.
D'altra parte, però, Bob resta uno dei tanti personaggi poco caratterizzati e mai approfonditi dello show, per cui la perdita non colpisce particolarmente lo spettatore.




Come al solito, sono presenti anche diversi aspetti negativi: la scena della lite tra Rick ed Abraham è scritta malissimo, con il fin troppo ripetitivo tira e molla sull'andare o meno a Washington e la terribile uscita di Tara, che nell'imbarazzo generale si offre di andare con Abraham, senza dimenticare le impagabili espressioni di Eugene. La risoluzione finale, con la pace tra i due leader e la spaccatura del gruppo, con Glenn, Maggie e Tara che si uniscono al gruppo capitanato da Abraham, potrebbe dare la possibilità allo show di alternare la narrazione, situazione che però già in passato non aveva dato ottimi risultati.
"Four Walls and a Roof" ci spiega anche il segreto di Gabriel, colpevole di essersi barricato in chiesa lasciando così morire i suoi parrocchiani: nonostante la buona la performance di Seth Gilliam, il personaggio per ora non convince, troppo debole e senza una particolare caratteristica che lo possa rendere interessante. Inoltre, risulta un pò ipocrita la sua puntualizzazione sulla strage fatta da Rick in chiesa, quando lui ha lasciato morire un'intera comunità per codardia.




L'episodio termina con il ritorno di Daryl, ma rimane il dubbio sulla persona insieme a lui, facendo presagire eventuali problemi per Carol: la prossima puntata sarà incentrata su Beth, facendoci così scoprire l'identità dei suoi rapitori.


Voto episodio: 7.5

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