giovedì 23 ottobre 2014

Recensione: Person of Interest 4x05 - Prophets

Quinto episodio per "Person of Interest", con il primo, vero scontro con Samaritan.




"Prophets" parte infatti con l'arrivo di un nuovo numero, collegato ad un assistente di uno dei candidati al posto di governatore di New York; dopo la strana sconfitta del suo assistito, l'uomo si rende conto delle irregolarità nella votazione, dando il via ad una caccia all'uomo orchestrata da Samaritan, ormai in grado di influenzare a suo piacimento la politica del paese.
L'aspetto migliore dell'episodio è l'indecisione del gruppo capitanato da Finch sul da farsi: uscire allo scoperto, provando a salvare il numero e finendo così sotto l'occhio di Samaritan, o continuare a nascondersi, cercando di fare il possibile. In questo senso, la protagonista della puntata è senza dubbio Root, persa per la mancanza di comunicazioni con la Macchina, e pronta a tutto pur di mettere fine alla nuova minaccia. Lo scontro tra lei e l'agente operativo di Samaritan (la donna vista nei primi minuti della premiere) è uno dei momenti migliori dell'episodio, ricco di tensione e che rappresenta la conferma della fantastica crescita del personaggio di Root, ormai passata a tutti gli effetti dalla parte dei "buoni", pronta a sacrificare la sua nuova identità per il bene del gruppo.




Molto significativo, in questo senso, il bellissimo discorso tra lei ed Harold, nel quale quest'ultimo mostra affetto nei confronti della donna, spiegando anche il motivo per cui ha così paura di fidarsi della sua Macchina. Il ritorno dei flashback, con i primi giorni di vita della creazione di Harold e i suoi vari tentativi di farla partire, ci danno un nuovo punto di vista sulla vicenda, mostrandoci la pericolosità della Macchina: infatti, prima di riuscire ad ottenere il risultato sperato, Finch ha dovuto, letteralmente, lottare contro l'intelligenza artificiale, pronta a tutto pur di liberarsi ed espandersi nella rete, fino ad arrivare al punto di provare ad uccidere l'admin; e alla fine, per riuscire a contenere una forza così potente, il risultato è stato quello di doverla bloccare, impedendo così situazioni del genere. Questa parte della vicenda fa capire ancora di più i dubbi di Harold, e mette anche in risalto la grandezza dell'intelligenza artificiale: nella scena finale della puntata, Finch torna a parlare con la sua creazione, pronto a mettere la propria vita nelle sue mani pur di fermare una forza ancora più grande




Il salvataggio del numero, grazie anche all'intervento di Shaw e di un Reese sempre più coinvolto nella problematica vita da detective, è un colpo di genio di Harold, costretto a far credere al numero di essersi immaginato tutto pur di salvarlo, e di salvarsi, da Samaritan.




"Prophets" è un grande episodio, che racchiude al meglio le caratteristiche dello show, regalandoci grandi scene d'azione (Root con due pistole è sempre una garanzia) e con il commovente ricordo della Carter da parte di John durante una seduta dalla psicologa.
Il ritorno di un sempre più spietato Greer nel finale da il via alla nuova missione di Samaritan, che promette fuochi d'artificio per il proseguimento della stagione: trovare la Macchina.


Voto episodio: 9.5

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