giovedì 30 ottobre 2014

Recensione: Person of Interest 4x06 - Pretenders

Sesto episodio della stagione per "Person of Interest", l'ennesima conferma della grandezza dello show.




Dopo la fantastica puntata di una settimana fa, "Pretenders" riesce a mantenere alto il livello di questo inizio stagione, partendo un pò in sordina, per poi crescere coi passare dei minuti. Infatti, l'episodio riesce a tirar fuori il meglio dalle due storyline che lo compongono, quella con protagonista Reese, alle prese con un nuovo numero, e quella ambientata ad Hong Kong con Finch impegnato a mantenere viva la sua nuova identità.
La vera sorpresa arriva proprio da quest'ultima parte, apparentemente slegata dal resto della puntata, ma che alla fine si rivela nella sua importanza ai fini della guerra contro Samaritan: stupisce soprattutto il fatto che Harold abbia ormai deciso di scendere in campo in prima persona, passando all'azione (fantastica la scena con l'ombrello), avvicinando una donna, tenuta sotto controllo da Greer, ed inscenando una rapina, riuscendo così ad ottenere le informazioni necessarie per spiare i movimenti del nemico.




Il resto dell'episodio è dedicato al numero della settimana, Walter: impiegato imbranato di giorno, e detective impavido di notte, alla ricerca di informazioni per risolvere lo strano caso del suicidio del fratello di una sua collega. Walter riesce a dare una spinta in più all'episodio, dando vita a momenti divertenti sia con Reese che con Fusco, e facendoci ricordare i bei momenti della stupenda prima stagione, ammettendo a John, dopo aver scoperto la sua vera identità, di essersi ispirato alle imprese del famoso Man in the Suit, uno degli aspetti più riusciti della prima parte della serie.
La presenza al centro dell'azione di Reese, Fusco e Shaw è un altro elemento fondamentale per la buona riuscita della puntata, tra momenti più leggeri e ottime scene d'azione.




Oltre a questo, il caso settimanale da ufficialmente il via ad un'altra guerra, questa volta per il controllo della città: i due avversari sono Elias e Dominic, con un primo incontro nel finale di puntata, una scena molto tesa e scritta benissimo. A proposito di scrittura eccellente e di scene memorabili, l'episodio ci ridà la possibilità di vedere insieme Elias e Reese, e la vicenda collegata al numero della settimana fa capire ancora una volta quanto Elias possa essere un alleato importante per i nostri protagonisti.




"Pretenders" è quindi un altro ottimo episodio, con richiami alla prima stagione e l'importante avanzamento di due storyline.


Voto episodio: 8.5

mercoledì 29 ottobre 2014

Recensione: Sons of Anarchy 7x08 - Separation of Crows

Prosegue l'ultima stagione di "Sons of Anarchy", con l'episodio peggiore visto quest'anno.

"Separation of Crows" è infatti una puntata impossibile da salvare: dopo lo sconvolgente finale di una settimana fa, era lecito aspettarsi l'inizio della resa dei conti, ma per l'ennesima volta la serie rimanda l'appuntamento.
L'unica, vera svolta della puntata è la morte di Jury per mano di Jax, una scena importante che non fa altro che sottolineare quanto il protagonista sia ormai irrecuperabile, uccidendo un amico nonostante l'assenza di prove della sua colpevolezza e la conferma della sua innocenza da parte dello stesso Jury, dando quasi l'impressione che Jax decida di ucciderlo per evitare di affrontare la realtà e di capire di esser diventato tutto ciò che ha sempre cercato di allontanare dal club.
L'aspetto migliore della scena è l'aver riportato alla luce la morte di JT, con Jury che mette il dubbio su quanto accaduto il giorno dell'incidente, uno spunto interessante da poter sviluppare nelle prossime puntate, un'altra aggiunta alla lista di morti da vendicare causate da Gemma.
In tutto questo, il club continua a seguire il proprio leader, anche se i dialoghi tra Chibs e Jax in apertura e chiusura di puntata e gli sguardi poco convinti di Tig fanno intendere che stiano nascendo i primi dubbi: resta comunque un senso di forte delusione per il trattamento riservato a questi grandi protagonisti della storia, apparentemente troppo ciechi per vedere i disastri compiuti dal presidente.




Come detto, il resto dell'episodio è assolutamente da dimenticare, con l'ennesima sottolineatura di come Gemma sia convinta di aver agito per il bene della sua famiglia uccidendo Tara, e con Abel che continua a dare segnali di squilibrio, tenendo per se, per qualche strana ragione, il segreto sulla morte della madre.
La missione di Juice viene rimandata alla settimana prossima, e anche la situazione precaria di Bobby non colpisce come dovrebbe, tra gli infiniti discorsi di Moses Cartwright e la perdita delle dita: la scena finale, uguale a quella vista una settimana fa, è il chiaro segnale dei problemi dell'episodio: ripetitivo e privo di vere idee.




"Separation of Crows" lascia quasi senza parole per la pochezza dei contenuti, e non basta l'ottima "All Along the Watchtower" per salvare l'episodio più deludente della stagione: il finale si avvicina, e i dubbi sulla riuscita di questo ultimo viaggio dei Sons iniziano ad aumentare.


Voto episodio: 5

Cinema: Tutti i cinecomic Marvel e DC in un'infografica

Dopo l'annuncio fatto ad inizio mese delle prossime uscite firmate DC, ieri è stato il turno della Marvel, che ha ufficializzato i titoli e le date di uscita dei suoi prossimi cinecomic, inclusi i film su Black Panther, che sarà interpretato da Chadwick Boseman, e su Doctor Strange, con Benedict Cumberbatch in lizza per ottenere il ruolo.
Ecco di seguito un'infografica che comprende non solo le uscite DC e Marvel, ma anche quelle della FOX, con i prossimi film dedicati al mondo degli X-Men ed il reboot dei Fantastici Quattro, e quelle della Sony con Spider-Man.




Fonte: Comics Alliance

martedì 28 ottobre 2014

Recensione: Once Upon A Time 4x05 - Breaking Glass

Quinto episodio della stagione per "Once Upon a Time", con un'importante rivelazione sulla Regina delle Nevi.




"Breaking Glass", nonostante il colpo di scena finale, è la puntata peggiore di questo inizio di stagione, incentrata principalmente sul rapporto tra Regina ed Emma, e con un lungo flashback dedicato a quest'ultima che aggiunge poco alla trama e che rallenta eccessivamente il ritmo dell'episodio, risultando oltretutto alquanto assurdo, con la nascita repentina di un'amicizia fortissima tra la protagonista e un'altra ragazza.
Le numerose scene con Emma e Regina, in missione per trovare la Regina delle Nevi, servono a far confrontare le due una volta per tutte, riuscendo alla fine a trovare un primo punto d'incontro: in realtà, però, l'unico elemento che salta all'occhio è la differenza delle interpretazioni delle due attrici, con Lana Parrilla che come al solito sovrasta Jennifer Morrison. In aggiunta, sta diventando sempre più difficile riuscire a provare simpatia e ad empatizzare con Emma, che continua ad essere il più grande problema dello show.




L'incontro con la Regina delle Nevi, con l'intervento di Elsa, ingannata con una finta apparizione di Anna, ci fa scoprire qualcosa di più sul piano del personaggio interpretato da Elizabeth Mitchell: sfruttando l'insoddisfazione di Sidney, riesce ad ottenere lo specchio di Regina, che unito ad altri frammenti di vetro da vita ad un altro specchio, che dovrebbe dare alla Regina delle Nevi la possibilità di portare a termine la sua missione: trovare l'amore e una famiglia.
La rivelazione sul suo piano non è delle più originali, ma l'interpretazione della Mitchell è convincente, ed il personaggio funziona, dando la sensazione di essere realmente pronta a tutto pur di ottenere ciò che vuole. Il suo desiderio di avere una famiglia si collega con il colpo di scena finale, che ci spiega il collegamento con Emma: l'aspetto più interessante di questa situazione è la totale rimozione dei ricordi della protagonista, con in aggiunta il ritrovamento di una foto scattata a Storybrooke poco dopo il suo arrivo che la ritrae con la Regina delle Nevi.




Per il resto, l'episodio ci regala un momento esilarante grazie a Will Scarlet, che si prende gioco di Snow e riesce a fuggire; da sottolineare anche la furbizia di Charming, che dopo aver lasciato la moglie per proseguire la sua ricerca, cammina nella stessa direzione in cui si trova Will, senza però vederlo: questo potrebbe anche essere un errore in fase di sceneggiatura, ma quando si parla di Charming e Snow tutto è possibile.
Non mancano anche in questa puntata le citazioni a "Frozen", con la Regina delle Nevi che vuole costruire un pupazzo di neve e l'ottima scena della creazione della scala di ghiaccio di Elsa.




"Breaking Glass" rappresenta quindi un leggero passo indietro per lo show, ma le nuove informazioni sulla Regina delle Nevi possono portare interessanti sviluppi.


Voto episodio: 6/7

lunedì 27 ottobre 2014

Recensione: The Walking Dead 5x03 - Four Walls and a Roof

La quinta stagione di "The Walking Dead" prosegue con un altro buon episodio, alternando come al solito scene d'impatto a momenti poco riusciti.




Il pregio maggiore di "Four Walls and a Roof" è l'aver eliminato da subito la minaccia dei cannibali, potendo quindi andare avanti e concentrarsi su altri aspetti della storia. Infatti, dopo una buona presentazione nello scorso season finale e nella premiere, il gruppo capitanato da Gareth sembrava già non aver più niente da dare allo show; quindi, la scelta di arrivare alla resa dei conti alla terza puntata funziona, e soprattuto la loro uscita di scena serve a rimarcare una volta di più il cambiamento di Rick, grande protagonista di questo inizio di stagione: spietato e pronto a tutto pur di sopravvivere, lo sceriffo riesce però a mantenere quelle caratteristiche più umane che lo differenziano da un personaggio altrettanto forte come Shane, agendo sempre per il bene dei suoi compagni. La brutale esecuzione dei cannibali è senza dubbio uno dei migliori momenti dell'intera serie, ed elimina un personaggio (Gareth) che era ormai diventato insostenibile: i suoi sproloqui senza fine erano decisamente stancanti, e giustamente la sua fine arriva proprio per questa sua caratteristica, con il ragazzo che, invece di attaccare le poche persone rimaste nella chiesa, decide di dilungarsi in un discorso senza capo ne coda, viste le intenzioni del suo gruppo.




Un altro momento riuscito è sicuramente quello dell'addio a Bob che, come immaginabile, era stato ferito nello scorso episodio da uno zombie: per la prima volta, gli autori danno la possibilità ai protagonisti di dire addio ad un loro compagno, potendo sfruttare il lento effetto della ferita.
D'altra parte, però, Bob resta uno dei tanti personaggi poco caratterizzati e mai approfonditi dello show, per cui la perdita non colpisce particolarmente lo spettatore.




Come al solito, sono presenti anche diversi aspetti negativi: la scena della lite tra Rick ed Abraham è scritta malissimo, con il fin troppo ripetitivo tira e molla sull'andare o meno a Washington e la terribile uscita di Tara, che nell'imbarazzo generale si offre di andare con Abraham, senza dimenticare le impagabili espressioni di Eugene. La risoluzione finale, con la pace tra i due leader e la spaccatura del gruppo, con Glenn, Maggie e Tara che si uniscono al gruppo capitanato da Abraham, potrebbe dare la possibilità allo show di alternare la narrazione, situazione che però già in passato non aveva dato ottimi risultati.
"Four Walls and a Roof" ci spiega anche il segreto di Gabriel, colpevole di essersi barricato in chiesa lasciando così morire i suoi parrocchiani: nonostante la buona la performance di Seth Gilliam, il personaggio per ora non convince, troppo debole e senza una particolare caratteristica che lo possa rendere interessante. Inoltre, risulta un pò ipocrita la sua puntualizzazione sulla strage fatta da Rick in chiesa, quando lui ha lasciato morire un'intera comunità per codardia.




L'episodio termina con il ritorno di Daryl, ma rimane il dubbio sulla persona insieme a lui, facendo presagire eventuali problemi per Carol: la prossima puntata sarà incentrata su Beth, facendoci così scoprire l'identità dei suoi rapitori.


Voto episodio: 7.5

Recensione: Doctor Who 8x10 - In the Forest of the Night

"Doctor Who" si avvicina al finale di stagione con una puntata molto deludente.

L'idea alla base di "In the Forest of the Night", con la Terra improvvisamente sommersa dagli alberi, è buona e promette un proseguimento interessante: purtroppo, invece, ci troviamo davanti alla puntata peggiore della stagione.
Sono veramente pochi gli elementi da salvare in questo episodio: Peter Capaldi, nonostante una sceneggiatura tremendamente banale, riesce comunque ad avere qualche momento degno di nota, e la risoluzione della vicenda, in cui ci viene spiegato il ruolo degli alberi e il motivo della loro comparsa, salva l'episodio dalla bocciatura totale. Da sottolineare anche il dialogo tra il Dottore e Clara, con la ragazza che sceglie di restare sulla Terra ed affrontare il disastro imminente per evitare di essere l'unica sopravvissuta della sua specie, prendendo come esempio la situazione del Dottore.




Per il resto, "In the Forest of the Night" è un vero e proprio passo falso, un episodio privo di mordente e che non riesce quasi mai a sorprendere: la vicenda di Maebh, la bambina protagonista della puntata, potrebbe essere potenzialmente interessante, ma alla fine rimane solo poco chiara, soprattutto sul finale con il ritrovamento della sorella scomparsa, probabile regalo degli alberi dopo l'aiuto ricevuto.
Come già capitato in "Kill the Moon", gli altri ragazzini sono fin troppo irritanti, e continua l'involuzione di Danny, con un'eccessiva sfiducia nei confronti del Dottore ed un rapporto con Clara che non coinvolge.
L'episodio delude anche dal punto di vista tecnico, con alcune scelte di montaggio discutibili e la pessima realizzazione di alcune scene, su tutte l'inseguimento dei lupi e la fuga della tigre.
Anche l'ennesima apparizione di Missy sul finale non aggiunge niente all'episodio, e finalmente dalla prossima puntata questa storyline diventerà centrale.




L'aspetto più interessante di "In the Forest of the Night" è sicuramente il breve trailer della prima parte del season finale, con il ritorno dei Cybermen, la presenza di Missy e una Clara sempre più importante per il destino del Dottore, con la speranza di assistere ad un ottimo finale in una stagione troppo altalenante.


Voto episodio: 5/6

sabato 25 ottobre 2014

L'angolo delle Comedy - The Big Bang Theory 8x06, Brooklyn Nine-Nine 2x04, A to Z 1x04

Nuova settimana per le comedy, con la prima pausa per "New Girl" e la continua crescita di "Brooklyn Nine-Nine".


The Big Bang Theory 8x06 - The Expedition Approximation
L'episodio conferma i progressi fatti dallo show dopo un inizio di stagione pessimo: la parte con Sheldon e Raj funziona benissimo, regalando anche qualche risata e con un Jim Parsons sempre più in grande spolvero. Meno brillante la storyline dedicata alle coppie, in particolar modo per colpa di Penny, eccessivamente fredda e irrispettosa nei confronti di Leonard. La vera nota positiva è l'esser riusciti a dare il giusto minutaggio a tutti i protagonisti, evitando di portare avanti troppo a lungo una determinata storyline e rendendo la puntata più scorrevole.
Voto episodio: 7 +



Brooklyn Nine-Nine 2x04 - Halloween II
Esclusi i pochi minuti dedicati alla storyline di Gina, l'episodio si concentra sulla nuova scommessa tra Holt e Jake, riprendendo la situazione vista nella scorsa stagione. La realizzazione del piano di Peralta, con tutto il distretto all'opera per distrarre il capitano, è esilarante, ma il meglio arriva con la scoperta della rivincita di Holt, una scena semplicemente geniale nella quale ci vengono mostrati tutti i preparativi, anche in questo caso grazie alla collaborazione di tutto il distretto. La breve scena nel bus, con Holt mascherato che ripete "Halloween!" vale la puntata.
Voto episodio: 8/9




A to Z 1x04 - D is for Debbie
Il quarto episodio di "A to Z" è l'ennesima conferma dei pregi e dei difetti dello show: Cristin Milioti e Ben Feldman sono bravissimi, e reggono da soli il peso della serie, con tutti i personaggi di contorno che continuano a non convincere. In questo episodio, le scene ambientate nell'ufficio di Andrew risultano essere troppo slegate dal resto della puntata e anche poco divertenti; per quanto riguarda invece i due amici dei protagonisti, piccolo miglioramento per quanto riguarda Stu, mentre Stephie continua a deludere. La serie sta iniziando lentamente a perdere colpi, salvata da qualche buona battuta e dai due protagonisti.
Voto episodio: 7 +


giovedì 23 ottobre 2014

Recensione: Sons of Anarchy 7x07 - Greensleeves

Settima puntata per "Sons of Anarchy", che alterna momenti carichi di tensione ai soliti problemi visti durante la stagione.

Come successo una settimana fa, "Greensleeves" inizia annullando il cliffhanger della puntata precedente, ma mentre la fuga di Gemma era immaginabile, vedere Juice allontanarsi come se niente fosse lascia piuttosto perplessi: sembra ovvio che il club gli abbia chiesto di fare qualcosa per ottenere un vantaggio nella guerra contro Marks, ma la scena in se è molto deludente.
Detto questo, il compito di Juice, in prigione per conto dei Sons per eliminare Lin, sembra essersi complicato già da subito, ma l'arrivo di un membro della razza ariana potrebbe riuscire a facilitargli il compito, mettendo fine ad una storyline che sta andando avanti da fin troppo tempo.




Purtroppo, arrivati alla settima puntata, continuano ad aggiungersi storyline che ci tengono lontani dal fulcro dello show, tra la storia della moglie del prete e la caccia al pappone di turno, con annessa nuova ragazza da mandare al Diosa; storie che vanno ad incastrarsi nel mosaico della guerra contro Marks, ma che a conti fatti annoiano.
Ed ormai è proprio Marks l'ultimo nemico rimasto per Jax: il personaggio non è mai stato particolarmente carismatico, e come già detto nelle passate settimane, la guerra tra bande non sta regalando momenti degni di nota, ma gli ultimi minuti dell'episodio ci ridanno finalmente quelle sensazioni tipiche dello show: dalla scena in cui il gruppo si separa, lo spettatore ha già il sentore che potrebbe accadere qualcosa, e quando viene inquadrato Bobby, il primo, vero pugno sullo stomaco dell'anno arriva e colpisce duramente: il destino di uno dei membri più amati di SAMCRO resta ancora in bilico, ma il primo segnale mandato da Marks, con l'occhio di Bobby in una scatola consegnata a Jax, fa presagire l'inizio della tempesta.
Fa riflettere, in questo senso, la frase di Jax pronunciata pochi minuti prima dell'incidente, quasi a sminuire il potere di Marks in confronto a quello del suo predecessore, Pope, ricevendo in cambio una risposta fin troppo chiara sulle intenzioni e le capacità dell'uomo.




Un altro momento potenzialmente ricco di tensione, ma costruito non altrettanto bene, riguarda Gemma, disperata alla notizia della cattura di Juice, e convinta di essere ormai spacciata: il suo viaggio verso la baita insieme ad Happy e Rat sembra poter essere il suo ultimo viaggio, ma noi sappiamo fin troppo bene che la verità non è ancora saltata a galla e che ad aspettarla ci saranno la moglie del reverendo ed il figlio della donna, rendendo le scene prive di pathos, salvate solo dall'ottima interpretazione di Katey Sagal.
A rendere questi momenti ancora meno d'impatto c'è l'assurdo comportamento dei protagonisti, con Gemma che non pensa di chiamare Jax per chiedere spiegazioni, e con Happy e Rat fin troppo freddi e sospetti.
La vera svolta nella storyline di Gemma arriva però con la sua confessione a Thomas: pensando di essere vicina alla morte, decide di raccontare al piccolo la verità sulla morte di Tara, senza accorgersi della presenza di Abel. Il figlio maggiore di Jax sta iniziando ad essere sempre più centrale in questa stagione, ma il suo ruolo lascia ancora perplessi, tra essere l'ennesimo esempio dell'inevitabile destino che accompagna i Teller, ad essere colui che vendicherà la morte della madre, ipotesi forse fin troppo cruda, ma decisamente in linea con il tono dello show.




In tutto questo, con Bobby in pericolo di vita ed il club pronto per la battaglia finale, il destino del povero Nero sembra ormai scritto, pronto per l'ennesima volta a lasciarsi alle spalle tutti i problemi di Charming, ma continuando a restare aggrappato all'amore di Gemma, che storicamente non ha mai portato a nulla di buono. Un destino simile potrebbe toccare anche ad Unser, che da però l'impressione di essere diventato il più intelligente di tutti, e nonostante la malattia non sorprenderebbe vederlo vivo al termine della serie. 




L'ultima stagione di "Sons of Anarchy" prosegue tra alti e bassi, ma la tempesta sembra essere definitivamente arrivata, preparandoci per sei episodi carichi di tensione.


Voto episodio: 7/8

Recensione: Person of Interest 4x05 - Prophets

Quinto episodio per "Person of Interest", con il primo, vero scontro con Samaritan.




"Prophets" parte infatti con l'arrivo di un nuovo numero, collegato ad un assistente di uno dei candidati al posto di governatore di New York; dopo la strana sconfitta del suo assistito, l'uomo si rende conto delle irregolarità nella votazione, dando il via ad una caccia all'uomo orchestrata da Samaritan, ormai in grado di influenzare a suo piacimento la politica del paese.
L'aspetto migliore dell'episodio è l'indecisione del gruppo capitanato da Finch sul da farsi: uscire allo scoperto, provando a salvare il numero e finendo così sotto l'occhio di Samaritan, o continuare a nascondersi, cercando di fare il possibile. In questo senso, la protagonista della puntata è senza dubbio Root, persa per la mancanza di comunicazioni con la Macchina, e pronta a tutto pur di mettere fine alla nuova minaccia. Lo scontro tra lei e l'agente operativo di Samaritan (la donna vista nei primi minuti della premiere) è uno dei momenti migliori dell'episodio, ricco di tensione e che rappresenta la conferma della fantastica crescita del personaggio di Root, ormai passata a tutti gli effetti dalla parte dei "buoni", pronta a sacrificare la sua nuova identità per il bene del gruppo.




Molto significativo, in questo senso, il bellissimo discorso tra lei ed Harold, nel quale quest'ultimo mostra affetto nei confronti della donna, spiegando anche il motivo per cui ha così paura di fidarsi della sua Macchina. Il ritorno dei flashback, con i primi giorni di vita della creazione di Harold e i suoi vari tentativi di farla partire, ci danno un nuovo punto di vista sulla vicenda, mostrandoci la pericolosità della Macchina: infatti, prima di riuscire ad ottenere il risultato sperato, Finch ha dovuto, letteralmente, lottare contro l'intelligenza artificiale, pronta a tutto pur di liberarsi ed espandersi nella rete, fino ad arrivare al punto di provare ad uccidere l'admin; e alla fine, per riuscire a contenere una forza così potente, il risultato è stato quello di doverla bloccare, impedendo così situazioni del genere. Questa parte della vicenda fa capire ancora di più i dubbi di Harold, e mette anche in risalto la grandezza dell'intelligenza artificiale: nella scena finale della puntata, Finch torna a parlare con la sua creazione, pronto a mettere la propria vita nelle sue mani pur di fermare una forza ancora più grande




Il salvataggio del numero, grazie anche all'intervento di Shaw e di un Reese sempre più coinvolto nella problematica vita da detective, è un colpo di genio di Harold, costretto a far credere al numero di essersi immaginato tutto pur di salvarlo, e di salvarsi, da Samaritan.




"Prophets" è un grande episodio, che racchiude al meglio le caratteristiche dello show, regalandoci grandi scene d'azione (Root con due pistole è sempre una garanzia) e con il commovente ricordo della Carter da parte di John durante una seduta dalla psicologa.
Il ritorno di un sempre più spietato Greer nel finale da il via alla nuova missione di Samaritan, che promette fuochi d'artificio per il proseguimento della stagione: trovare la Macchina.


Voto episodio: 9.5

Recensione: Supernatural 10x03 - Soul Survivor

Terzo episodio della stagione per "Supernatural", con il tanto atteso faccia a faccia tra Sam e Dean.

"Soul Survivor" è infatti ambientato quasi interamente nel bunker dei Winchester, con Sam che cerca di curare il fratello, pur sapendo di poter rischiare di ucciderlo. La puntata si può considerare come l'atto finale di una trilogia sulla trasformazione di Dean, tornato normale grazie anche all'aiuto di Castiel: per certi versi, questa scelta risulta essere piuttosto deludente, eliminando già da subito una versione del protagonista che stava funzionando benissimo, grazie anche ad un Jensen Ackles molto convincente, e che aveva portato una tangibile ventata d'aria fresca allo show; dall'altra parte, però, è comprensibile che una convivenza tra Sam e Dean in versione demone sarebbe stata quanto meno complicata, come anche un'ulteriore separazione tra i due, portando quindi all'inevitabile svolta.
Inoltre, la storyline non si può ancora considerare del tutto chiusa: il marchio di Caino è ancora presente, e sarà interessante vedere che effetti avrà su Dean.
La possessione ci regala comunque un ultimo momento memorabile, con l'inseguimento tra i corridoi del bunker, con Dean armato di martello alla caccia del fratello, a mò di Jack Torrance in "Shining", e ci da la possibilità di scoprire fino a che punto è arrivato Sam pur di trovare il fratello, sfruttando anche la disperazione di un uomo pur di riuscire a catturare un demone per avere informazioni.




L'episodio riesce a dare una svolta anche alla storyline di Castiel, che riesce a riavere la Grazia con l'aiuto di Crowley, che salva l'angelo ed Hannah uccidendo uno degli angeli risparmiati durante la premiere, e dandogli così la possibilità di andare ad aiutare Dean. Il rapporto tra Crowley e Dean sarà sicuramente una delle colonne portanti della stagione: il re dell'Inferno sembra provare sentimenti sempre più umani nei confronti del cacciatore, e questa situazione sta già iniziando a dargli dei problemi all'Inferno.
A proposito di rapporti, continua a crescere quello tra Castiel ed Hannah, ed anche in questo caso sarà curioso vedere come proseguirà la vicenda, con i problemi in Paradiso ancora di risolvere.




"Supernatural" regala quindi un altro ottimo episodio, facendo leva sul rapporto tra i due fratelli e presentandoci, nel finale, una nuova antagonista, che mette grande curiosità per i prossimi episodi.


Voto episodio: 8.5

mercoledì 22 ottobre 2014

Recensione: Sleepy Hollow 2x05 - The Weeping Lady

Prosegue la seconda stagione di "Sleepy Hollow", con uno dei migliori episodi visti fin'ora.




"The Weeping Lady" prende spunto, come successo nell'episodio visto una settimana fa, da una leggenda tipica del genere horror, in questo caso quella del fantasma di una donna, disperata ed in lacrime dopo esser stata abbandonata. L'aspetto migliore della puntata è la scelta di dare un background allo spirito, collegandolo al passato di Ichabod, e di inserirlo direttamente nella trama principale, più nello specifico nei piani di Henry, rendendo così la minaccia più vera (con la morte di Caroline, una spasimante ed amica di Ichabod) e riuscendo allo stesso tempo a far crescere il rapporto tra il protagonista ed Abbie, aggiungendo anche i primi problemi tra Ichabod e Katrina, con la scoperta del motivo dietro la morte di una vecchia conoscenza di Crane, una donna innamorata e molto gelosa che diventerà poi la Weeping Lady del titolo.
A questo proposito, colpisce come al solito la realizzazione del mostro, con l'ottima trovata di mostraci la donna circondata dall'acqua in ogni sua apparizione.




Tornando su Katrina, da menzionare la scena in cui si libera della presa della Weeping Lady utilizzando i suoi poteri da strega, mentre si fa sempre più interessante il rapporto con il Cavaliere senza Testa, sempre più umano e realmente innamorato: per ora sembra difficile immaginare un tradimento di Katrina, ma questa puntata ha fatto nascere i primi dubbi sul proseguimento di questa storyline.




Un altro aspetto positivo dell'episodio è la conferma del buon inserimento di Hawley: il personaggio, fin'ora, non è particolarmente originale, ma riesce ad aggiungere la giusta dose di ironia e di imprevedibilità alle classiche dinamiche tra Ichabod ed Abbie, senza dimenticare il rapporto con Jenny, accennato negli ultimi minuti della puntata.
A conclusione di un ottimo episodio arriva l'incontro tra Henry e Moloch, con il primo visibilmente impaurito per aver deluso il suo padrone, avendo messo in pericolo di vita Katrina: il ruolo della moglie di Ichabod sempre essere quindi molto importante, promettendo interessanti sviluppi per il proseguimento della stagione.




"Sleepy Hollow" continua quindi a convincere, regalandoci un grande episodio che riassume al meglio i pregio dello show, capace di intrattenere, divertire e di dar vita ad ottimi antagonisti.


Voto episodio: 8.5

martedì 21 ottobre 2014

Recensione: Once Upon A Time 4x04 - The Apprentice

Quarto episodio della stagione per "Once Upon a Time", con Rumple grande protagonista.




"The Apprentice" ruota infatti intorno alla figura di Mr. Gold e all'utilizzo del misterioso cappello comparso nella premiere, sia a Storybrooke che nella Foresta Incantanta.
Nella storyline ambientata nel mondo della favole, ritroviamo Anna, sempre alla ricerca di informazioni sulla morte dei suoi genitori: Rumple, sfruttando l'ingenuità e l'estrema bontà della ragazza, cerca di entrare in possesso di uno scrigno custodito dall'apprendista di un mago (prendendo spunto dal fantastico "L'Apprendista Stregone" di "Fantasia") che gli permetterebbe di controllare la magia a suo piacimento e senza restrizioni. Anna, nonostante la furbizia del Dark One, riesce a scoprire il suo punto debole, ed impugnando il pugnale viene riportata ad Arendelle con lo scrigno.
Questa parte dell'episodio conferma ancora una volta la buona riuscita dei nuovi personaggi, che hanno permesso allo show, dopo diversi passi falsi nelle scorse stagioni, di dare una scossa alle storyline ambientate nel mondo delle favole. Convince sempre di più Anna, e il suo ritorno ad Arendelle fa nascere molti dubbi sul motivo della sua scomparsa, presumibilmente collegata all'arrivo nel regno della Regina delle Nevi.




A Storybrooke, invece, Gold è già in possesso del cappello, e riesce a trovare ed a liberarsi dell'apprendista grazie all'aiuto di una scopa magica (altro collegamento con il cortometraggio Disney) e di Hook, costretto ad aiutare il suo vecchio nemico in cambio della sua mano. La storyline dedicata al pirata, tra il suo rapporto con Emma e la paura di tornare cattivo, mettono in risalto ancora di più il personaggio di Gold, diabolico e machiavellico come nella prima stagione, capace di sfruttare le debolezze altrui a suo vantaggio, e confermano il buon lavoro fatto sul personaggio interpretato da Colin O'Donoghue, sempre più deciso a lasciarsi alle spalle il passato da pirata.




La buona riuscita di questa puntata è collegata anche all'utilizzo di Snow e Charming, che confermano di funzionare di più come comprimari, risultando anche più simpatici ed evitando gli eccessivi buonismi e le continue dichiarazioni d'amore viste negli ultimi due anni.
Altra nota positiva è l'inserimento di Will e il collegamento con "Once Upon a Time in Wonderland", aprendo un'altra possibile storyline incentrata sulla sua ricerca di Anastasia o sul suo tentativo di tornare dall'amata.
Tra le tante trame aperte in questo inizio di stagione, una delle più interessanti è sicuramente quella della ricerca da parte di Regina e Henry dello scrittore del libro, anche se il piano del ragazzino di chiedere informazioni a Gold sfruttando la loro parentela risulta per ora poco credibile: è molto difficile immaginare che un genio come Rumple riesca a farsi aggirare da Henry, che nella scorsa stagione ha dimostrato di non essere propriamente furbo.




"Once Upon a Time" continua quindi a convincere, e le tante storyline aperte fanno ben sperare il proseguimento.


Voto episodio: 8

lunedì 20 ottobre 2014

Recensione: The Walking Dead 5x02 - Strangers

Dopo l'ottima premiere di una settimana, "The Walking Dead" torna sui soliti ritmi, presentandoci un nuovo personaggio.

Gli eventi degni di nota di "Strangers" sono due: l'incontro con Gabriel, un prete apparentemente in balia del nuovo mondo, che nasconde però un oscuro segreto, e il rapimento di Bob, finito nelle grinfie dei superstiti di Terminus, con una gamba in meno tagliata e mangiata dai rapitori.
Per il resto, l'episodio torna sui soliti binari dello show, con tanti dialoghi poco riusciti (fatta eccezione per il discorso tra Rick e Carl), e un faccia a faccia con un gruppo di zombie, nel quale Bob potrebbe esser stato ferito. Questo particolare difficilmente influirà sulla sua situazione, ma l'eventuale morso è l'unica ragione che potrebbe spiegare il suo allontanamento dalla chiesa di Gabriel, con l'uomo disperato nonostante la situazione positiva del gruppo, unito nell'obbiettivo comune di andare a Washington, permettendo a Eugene di mettere in atto la cura e riuscendo a stabilirsi in un luogo sicuro.
La scena finale della puntata, con la scoperta della perdita della gamba dell'uomo, è di forte impatto, ma viene parzialmente rovinata dal discorso del leader di Terminus, con il terribile commento sulla bontà della carne, una battuta decisamente evitabile.
La probabile perdita di Bob e l'aggiunta al gruppo di Gabrel rappresentano la tipica situazione dello show, con uno scambio continuo di personaggi che non giova a nessuno, non riuscendo così ad approfondire la maggior parte dei protagonisti della serie.




Il nuovo ingresso nel cast, Gabriel, è per ora chiaramente troppo abbozzato, ma potrebbe essere un'interessante aggiunta alla serie, visti i tanti dubbi sulla sua storia: un uomo che è riuscito a sopravvivere così a lungo pur non avendo nessuna abilità nell'uccidere zombie, con in aggiunta l'incontro con una donna ormai trasformata proveniente dal suo passato e la scritta minacciosa scoperta da Carl sulle mura della chiesa. Da sottolineare l'ennesimo attore proveniente da "The Wire", Seth Gilliam, che va ad aggiungersi a Lawrence Gilliard Jr. (Bob) e Chad L. Coleman (Tyreese).
A proposito di quest'ultimo, la comparsa del ragazzo visto una settimana fa nel gruppo di rapitori di Bob cancella i presunti passi avanti fatti dal personaggio, ormai utile sono nel ruolo di babysitter di Judith.




"Strangers" mantiene quindi viva già da subito la storyline di Terminus, e riapre quella riguardante Beth, con Daryl e Carol in viaggio all'inseguimento di una macchina identica a quella che ha portato via la sorella di Maggie; le possibilità per un buon proseguimento ci sono, ma gli autori non devono commettere l'errore fatto l'anno scorso: lo show, infatti, ha sempre dimostrato di non riuscire a creare momenti riusciti sfruttando solo i dialoghi, vista anche la scarsa costruzione dei personaggi e la banalità della sceneggiatura, e la presenza di nuovi antagonisti può portare a situazioni più consone alla serie.


Voto episodio: 7

Recensione: Doctor Who 8x09 - Flatline

Prosegue l'ottava stagione di "Doctor Who", con un buon episodio che mette grande curiosità per il proseguimento.




"Flatline" conferma l'andamento di questa stagione, con alcune ottime trovate alternate a momenti poco riusciti. Come capitato in "Mummy on the Orient Express", il nemico, rappresentato questa volta da alieni bidimensionali che hanno invaso Bristol, funziona alla perfezione: a partire dall'ottima idea delle vittime intrappolate nei muri, per proseguire poi con le scene in cui il nemico entra in azione, con le persone catturate che escono dalla loro "prigione", diventando tridimensionali ed inseguendo Clara e i pochi superstiti.
Ed è proprio Clara la protagonista dell'episodio: dopo il comportamento discutibile ed incoerente di una settimana fa, l'autore della puntata, Jamie Mathieson , decide di mettere al centro dell'azione il personaggio, intrappolando il Dottore in un TARDIS reso minuscolo dai Boneless. La scelta di invertire i ruoli, col passare dei minuti, convince, grazie anche alla presenza di Rigsy , un buon comprimario che aiuta la ragazza a sconfiggere la minaccia, ed al costante aiuto dato dal Dottore.




Quest'ultimo, nonostante l'impossibilità di agire, riesce comunque ad avere alcuni ottimi momenti, anche se la scena in cui sposta il TARDIS a mò di Mano della Famiglia Addams è eccessivamente trash. La risoluzione finale, con il ritorno del Dottore e la sconfitta dei Boneless, risulta essere fin troppo semplice ed immediata, ma l'interpretazione di Capaldi riesce a salvare la scena.




Il vero aspetto negativo dell'episodio è l'involuzione del rapporto tra Clara e Danny, che si collega al comportamento incoerente avuto dalla ragazza nella scorso episodio: la decisione di mentire al ragazzo per poter continuare a viaggiare col Dottore rovina un rapporto costruito bene, soprattutto in "Listen" e "The Caretaker", e facendo presagire una scelta definitiva nei prossimi episodi: restare col Dottore o abbandonare definitivamente le avventure nel TARDIS.
Gli ultimi minuti dell'episodio mostrano il ritorno di Missy, in un inquietante scena in cui la donna fa intendere di conoscere Clara: potrebbe quindi essere lei la donna che ha dato il numero del Dottore a Clara nella scorsa stagione.




"Flatline" è quindi un buon episodio, con un nemico convincente, un'ottima colonna sonora ed un piccolo miglioramento per quanto riguarda Clara: la scena finale mette grande curiosità per le prossime puntate, con il finale di stagione che si avvicina sempre più.


Voto episodio: 8

sabato 18 ottobre 2014

L'angolo delle comedy: The Big Bang Theory 8x05, New Girl 4x05, Brooklyn Nine-Nine 2x03, A to Z 1x03

Un'altra settimana positiva per le comedy statunitensi, con Brooklyn Nine-Nine sempre sugli scudi.


The Big Bang Theory 8x05 - The Focus Attenuation
Dopo la buona puntata di una settimana fa, "The Big Bang Theory" riesce, solo in parte, a confermare i miglioramenti: la storyline dei ragazzi, tra i discorsi sui paradossi di "Ritorno al Futuro 2" e le continue distrazioni che gli impediscono di concentrarsi, funziona e riesce a regalare qualche risata, grazie soprattutto a Jim Parsons. Non si può dire lo stesso invece della storyline dedicata alle ragazze, salvata in extremis solo da qualche momento riuscito di Bernadette.
Voto episodio: 6/7



New Girl 4x05 - Landline
Anche "New Girl" riesce a bissare il buon episodio di una settimana fa, senza però riuscire a raggiungere i livelli visti nelle passate stagioni: la nota positiva è il maggiore utilizzo di Winston e Nick, che pur senza strafare fanno sentire la loro presenza. La parte dedicata al nuovo incarico di segretario dell'appartamento di Nick non è originalissima, ma riesce ad intrattenere e a divertire, in particolare con la telefonata tra Winston e Schimdt. La parte dedicata a Jess si salva grazie alla sempre bravissima Zooey Deschanel e alla presenza dei suoi folli colleghi, su tutti il preside della scuola, ma i continui doppi giochi a sfondo sessuale stanno iniziando a diventare fin troppo ripetitivi e sono sicuramente evitabili.
Voto episodio: 7 +



Brooklyn Nine-Nine 2x03 - The Jimmy Jab Games
Il tema portante dell'episodio sono i giochi che danno il titolo alla puntata, che danno la possibilità di sfruttare l'intero cast e di approfondire uno degli aspetti più importanti della serie, la relazione tra Jake ed Amy, con il protagonista che cerca in tutti i modi di nascondere i suoi sentimenti, senza però riuscirci. Le prove dei giochi non regalano spunti particolarmente divertenti, ma come al solito il cast riesce a tirar fuori il meglio dallo script, con le ottime performance di Andy Samberg e Joe Lo Truglio. La seconda storyline dell'episodio è dedicata ancora una volta allo scontro tra il capitano Holt e la sua nemesi, interpretata da Kyra Sedgwick, con un sempre fantastico Andre Braugher.
Voto episodio: 7/8



A to Z 1x03 - C Is for Curiouser & Curiouser
Il terzo episodio di "A to Z" conferma quanto visto una settimana fa: la storyline principale funziona, grazie soprattutto ai due protagonisti e nonostante alcune scelte di sceneggiatura discutibili; i personaggi secondari, invece, convinco solo in parte: buona la parte dedicata alle dinamiche nell'ufficio di Andrew, mentre rimangono molti dubbi su Stu e Stephie, non tanto per un problema in fase di scrittura, quanto per la scelta dei due interpreti.
Voto episodio: 7 +


venerdì 17 ottobre 2014

Recensione: Sons of Anarchy 7x06 - Smoke 'em If You Got 'em

Nuovo episodio di "Sons of Anarchy", che ci prepara per la prima, vera svolta della stagione.




Il problema fondamentale di "Smoke 'em If You Got 'em" e, più in generale, di questa prima parte di stagione, è la continua guerra tra bande, con alleanze, doppi giochi e tradimenti che sembrano non finire mai. Con Lin fuori dai giochi, ora è il turno di Marks, il rivale più pericoloso e potente: per prepararsi all'imminente guerra, Jax riesce a mettere d'accordo tutte le altre gang rivali, riuscendo ad ottenere l'aiuto necessario per affrontare l'erede di Pope.
Questa storyline continua però a non convincere e a sembrare sempre di più ripetitiva, salvata solo dalla presenza di un grande personaggio come Nero, insieme a Wendy il più umano di questa stagione, invischiato in sanguinose faide per proteggere i propri cari.




Per una volta, però, le alleanze di Jax portano ad un interessante sviluppo nella storyline principale, con i Mayans che consegnano Juice ai Sons, dopo che il ragazzo aveva cercato di chiedere aiuto per attraversare il confine con il Messico. Il destino di Juice è ora appeso ad un filo, con il personaggio che, mai come ora, diventa l'ago della bilancia per il proseguimento della stagione; l'ennesimo tradimento ai Sons potrebbe però non dargli il tempo per raccontare la verità sulla morte di Tara.




E a questo proposito, la storia di Gemma sta iniziando ad avere sempre più falle: ora sia Nero, che Unser, che la Jerry hanno abbastanza materiale per unire i puntini e capire che la sua versione fa acqua da tutte le parti. La situazione viene riassunta perfettamente della reazione di Gemma alla scoperta della cattura di Juice da parte dei Sons; la donna è visibilmente sconvolta, perchè per la prima volta non ha nessuno a coprirle le spalle, e la verità che potrebbe venire a galla è talmente brutta che neanche Nero potrà aiutarla.




"Smoke 'em If You Got 'em" conferma ancora una volta i pregi e i difetti di questa stagione, ricca di scene d'azione fin troppo banali, scelte di sceneggiatura alquanto discutibili (la parte dedicata a Gemma ed al personaggio di Lea Michele era evitabile, ennesimo tentativo di rendere più umana Gemma), ma con la forza emotiva tipica dello show che sta iniziando a farsi strada.
Il cliffhanger di Juice finito nelle mani dei Sons fa crescere l'attesa per la prossima puntata, con la resa dei conti che si fa sempre più vicina.


Voto episodio: 7/8