domenica 21 settembre 2014

Recensione: Doctor Who 8x05 - Time Heist

Quinto episodio della stagione per "Doctor Who", che sottolinea una volta di più la bravura di Peter Capaldi.

L'idea alla base di "Time Heist", rapinare la banca più sicura della Galassia, non è delle più originali, ma l'aggiunta della perdita di memoria dei quattro protagonisti (il Dottore, Clara, Psi e Saibra), la telefonata ricevuta dal Dottore e la presenza del misterioso Architetto, la mente dietro il colpo, rende il tutto più avvincente.
A conti fatti, però, la banca di Karabraxos, fatta eccezione per lo Scrutatore, inquietante e potentissimo, non è poi così sicura, dando la possibilità al gruppo di rapinatori di raggiungere facilmente il loro obbiettivo. Gli ultimi minuti della puntata, con la scoperta dell'identità dell'Architetto, della verità sulla chiamata e sulla natura della missione, rendono l'episodio più interessante: un colpo commissionato dal futuro, dalla direttrice della banca che, in punto di morte, decide di fare un'ultima buona azione, chiamando il Dottore e dando il via al piano.
L'obbiettivo della missione è però piuttosto deludente e non molto originale, mettendo in buona luce il mostro (lo Scrutatore), salvando la sua compagna e liberandoli.




L'aspetto più interessante della puntata è l'aggiunta dei due componenti al team guidato dal Dottore, Psi e Saibra, entrambi con le loro particolarità e approfonditi benissimo nonostante lo scarso minutaggio.
Ed è proprio il minutaggio il problema principale: addentrarci già dai primi minuti nella storia funziona, ma in seguito c'è un'eccessiva velocità nello svolgimento, che rende fin troppo semplice una missione già di per se non impossibile, lasciando l'impressione che un doppio episodio sarebbe stata la scelta migliore, nonostante la risoluzione non esaltante.
Il finale ci lascia con un Dottore solo in apparenza distaccato, essendo in realtà molto interessato alla vita privata di Clara.




Dopo l'ottimo episodio di una settimana fa, l'ottava stagione di "Doctor Who" torna sui binari non esaltanti delle prime puntate, con storie sviluppate in maniera poco originale ed un'eccessivo citazionismo (l'invito del Dottore allo Scrutatore di cibarsi dei suoi ricordi è fin troppo simile, per lo meno a tratti, alla toccante scena di "The Rings of Akhaten"), nonostante le sempre ottime performance di Peter Capaldi.


Voto episodio: 6/7

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