sabato 9 agosto 2014

Recensione: Utopia 2x05 - Episode 5

La seconda stagione di "Utopia" continua a sorprendere ed a superarsi, e questo quinto episodio ci prepara per un finale scoppiettante.

La puntata è costruita in maniera tale da farci arrivare all'inevitabile scontro tra le diverse fazioni: nella prima parte seguiamo infatti Jessica, con Milner tenuta in ostaggio, pronta ad incontrare il padre, Philip Carvel; quest'ultimo è in compagnia di Pietre e Grant, alla ricerca di un rifugio.
Nel frattempo Ian viene a sapere da Becky della morte di suo fratello e che è ritenuto il colpevole, mentre Wilson Wilson si ritrova a guidare il Network in assenza di Milner.
Ian e Becky riescono a trovare Dugdale, e la ragazza gli promette di aiutarlo nel tentativo di salvare sua moglie ed Alice; Ian invece si ritrova a collaborare con Wilson, con l'obbiettivo di informare Milner degli effetti di Giano.




Le ritrovate alleanze e le improbabili amicizie riescono a tratti ad alleggerire la tensione, ma i fuochi d'artificio sono dietro l'angolo: i gruppi si incontrano, e le conseguenze sono devastanti. 
Commovente l'abbraccio tra Jessica ed il padre, ed ancora più bello il momento fraterno tra la ragazza e Pietre, che ha fatto preparare un passaporto per dare la possibilità alla sorella di fuggire; a rovinare tutto ci pensa però Milner che, sfruttando l'amore che l'ha sempre unita a Philip, lo convince a sparare a Pietre, risparmiando però Jessica.
L'arrivo di Wilson coincide con una rivelazione di proporzioni gigantesche svelata da Carvel: il vaccino non funziona, e la razza resa sterile da Giano, i rom, sarà l'unica immune all'influenza russa. Milner, nonostante non fosse a conoscenza della modifica, decide di dare l'ordine che da il via alla trasmissione del virus.
Wilson, sentendosi tradito, è pronto ad uccidere Carvel, ma viene anticipato da Grant, che uccide Milner tra le braccia dell'amato Philip.




L'episodio ci lascia col dubbio sul destino riservato a Pietre, e ci regala alcuni importanti cambiamenti nei personaggi: Wilson e Grant, ognuno alla propria maniera, abbracciano totalmente la loro nuova natura di assassini; mentre il primo sembra volerlo fare per uno scopo superiore, il secondo lo fa per riuscire a farsi sentire e per dimostrare che tutto quello che ha dovuto subire l'ha trasformato, come continua a dire a Pietre durante tutta la puntata, affermando che loro due sono uguali. Ma vedere il corpo senza vita di Milner lo fa tornare inesorabilmente bambino, facendolo scoppiare in un pianto disperato tra le braccia di Ian.
Anche quest'ultimo, dopo esser venuto a conoscenza della morte del fratello, capisce che per sopravvivere deve cercare di buttarsi tutto alle spalle nella maniera più fredda e distaccata possibile, non riuscendoci però completamente.




Di grande impatto le scene in apertura e chiusura d'episodio, con un impacciato impiegato di un fast food che è in realtà l'uomo che darà il via alla trasmissione del virus. A questo proposito, colpisce il piano finale di Carvel, da vittima dei campi di concentramento a carnefice di uno sterminio; nel caso la trasmissione andrà a buon fine, resta da capire quante persone ne verranno colpite.
Tra pochi giorni sarà il momento di scoprire come si chiuderà la seconda stagione di "Utopia", che quest'anno ha alzato l'asticella della qualità, raggiungendo vette altissime.




Voto episodio: 9.5

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