martedì 12 agosto 2014

Recensione: The Strain 1x05 - Runaways

Dopo le prime puntate introduttive, "The Strain" entra nel vivo della storia, dandoci qualche informazione in più sulla creatura e su Setrakian.

In "Runaways", attraverso dei flashback, abbiamo la possibilità di vedere alcuni momenti del periodo passato da Setrakian nel campo di concentramento dove ha conosciuto Eichorst; in particolar modo, vediamo la sua prima interazione con la creatura, che si aggirava nei corridoi cibandosi della disperazione dei prigionieri.
Nel presente, Abraham e Ephraim iniziano la loro nuova collaborazione recandosi a casa di Ansel, uno dei tre passeggeri sopravvissuti: una volta arrivati, trovano la moglie dell'uomo impiccata e, sentendo dei rumori provenire dal capanno, affrontano Ansel, ormai completamente trasformato, e lo uccidono. Ephraim, pensando di poter ottenere uno stato di quarantena, registra tutto; una volta fatto vedere il video al suo superiore, però, è costretto a fuggire. Viene infatti informato da Jim che è stata trovata una registrazione di lui mentre trascina il corpo del pilota: Ephraim è così costretto alla fuga.
Uno dei problemi di "The Strain" continua ad essere le azioni nonsense di alcuni personaggi: la catena di comando sembra essere più importante di qualsiasi altra cosa, ma inizia ad essere esagerata la sfiducia nei confronti di Ephraim, che anche con una prova schiacciante viene trattato come un folle.
Molto positiva invece la prima interazione tra lui e Setrakian; ora che il dottore è costretto alla fuga, potrebbe unirsi definitivamente all'anziano cacciatore nello sterminio degli Strigoi (per la prima volta viene dato un nome alle creature).




L'altro difetto principale dello show è dare minutaggio in ogni episodio a situazioni evitabili: questa volta è il turno di Nora, che fa visita alla madre in una casa di riposo. Il lato positivo è che l'ultima scena riguardante questo breve arco narrativo si collega in maniera decisa alla storia principale, facendoci vedere che l'infezione si sta diffondendo sempre più.
"Runaways" segna anche il ritorno di Vasiliy che, insospettito dalla massiccia presenza di ratti, decide di scendere nelle fogne. L'uomo si trova davanti buona parte (se non tutte) le vittime dell'aereo, ormai completamente trasformate; una scena realizzata ottimamente, adrenalinica e claustrofobica nonostante la breve durata. Resta da vedere come Vasiliy si unirà alla caccia, ma è ormai chiaro che è prossima la sua collaborazione con Ephraim e Setrakian.
Infine, anche in questa puntata ci vengono mostrati i progressi dell'infezione sugli altri due superstiti: in Bolivar non è rimasto più nulla di umano, mentre la trasformazione di Joan sta entrando nella fase cruciale.
Queste due storie sono l'ennesimo esempio di comportamenti discutibili dei personaggi: le reazioni dell'agente del cantante e della tata dei figli di Joan sono tipiche nei film horror (in senso negativo), ed inizia a stonare il fatto che a nessuno venga in mente di chiamare il CDC o la polizia. Non è un difetto gravissimo, ma da uno show potenzialmente ottimo ci si aspetta maggior cura in questi dettagli.




"The Strain" non è un prodotto perfetto e pecca sia a livello di sceneggiatura che, per alcuni elementi, dal punto di vista recitativo; la serie riesce però in quello che è chiaramente il suo obbiettivo maggiore: intrattenere. Il rinnovo per la seconda stagione sembra essere nell'aria, ci sarà quindi tempo per sistemare i problemi di questi primi episodi.


Voto episodio: 8

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