lunedì 4 agosto 2014

Recensione: The Leftovers 1x06 - Guest

La sesta puntata di "The Leftovers" è la prova definitiva che lo show rende al meglio con puntate dedicate ad un singolo personaggio.
Con "Guest" è la volta di concentrarsi su Nora, impiegata del Dipartimento dell'Improvvisa Dipartita che il 14 ottobre ha perso il marito e i due figli.




L'episodio ci porta nella spirale di dolore e disperazione della donna, che nei piccoli gesti come fare la spesa cerca di tenere vivo il ricordo della famiglia perduta, rimanendo attaccata ai suoi cari il più possibile. Nora è capace anche di gesti più estremi però, come chiedere ad un'accompagnatrice di spararle in pieno petto dopo aver messo un giubbotto antiproiettile.
Prima di partire per una conferenza a New York, Nora decide di divorziare definitivamente dal marito, dopo aver scoperto dal fratello, Matt, che la tradiva con la maestra dell'asilo.
Arrivata a New York, si dirige verso l'hotel dove si terrà il suo discorso, ed è accolta da una miriade di persone che, seguendo i proprio pensieri e le proprie convinzioni, reagiscono alla Dipartita e protestano per l'imminente convegno.
Una volta entrata nell'albergo, scopre che il suo badge è stato rubato, ed in seguito viene portata ad una festa da altre persone che hanno a che fare con la conferenza, dipendenti di altre compagnie che si occupano della Dipartita e di dare conforto ai familiari rimasti, come ad esempio uno dei creatori delle repliche dei corpi dei cari perduti.




Dopo una notte sfrenata, Nora viene cacciata dall'albergo per aver distrutto uno specchio; in seguito alle lamentele della donna, la sicurezza riesce a fermare la persona che le aveva rubato il badge: la donna si era finta Nora Durst per potersi lamentare pubblicamente.
Una delle celebrità alla conferenza è uno scrittore di successo, autore di un libro sulla dipartita; dopo aver avuto un diverbio con l'uomo, Nora viene accompagnata da un anziano predicatore in una stanza, dove ad aspettarla c'è Wayne. L'uomo riesce a liberare Nora del peso che la opprime, lasciandola libera di buttar via il proprio dolore.
Una volta tornata a casa, Nora sembra effettivamente aver ricominciato a vivere: non segue più la maestra d'asilo che aveva una relazione col marito, compra il necessario quando fa la spesa ed accetta un invito a cena da Kevin.




"Guest" è una puntata meno d'impatto rispetto a quella dedicata a Matt, ma riesce a farsi largo nello spettatore con grande potenza, dando profondità a Nora che non era stata presa molto in considerazione fino ad ora, e riuscendo a donare un alone diverso alla figura di Wayne, che personalmente ritenevo il punto debole dello show: l'uomo sembra essere una sorta di John Coffey de "Il Miglio Verde", che con un abbraccio riesce a prendersi tutto il dolore ed a liberare le persone che piangono i Dipartiti. Resta ancora da capire se il suo sia effettivamente un potere magico, e questa sarebbe una scelta molto interessante.
Per quanto riguarda il cambiamento di Nora da inizio a fine episodio, da sottolineare anche la statistica riguardante le domande che la donna pone quando deve decidere se dare il sussidio o meno: la domanda 121 chiede se secondo la persona rimasta, il dipartito è in un posto migliore o meno. E' significativo che prima dell'abbraccio di Wayne, Nora avesse ottenuto il 100% di risposte positive, mentre subito dopo ottiene un no; possibile quindi che la donna portasse le persone a rispondere in maniera affermativa, perchè era lei che voleva aggrapparsi all'idea che la sua famiglia potesse essere in un posto migliore.
Merito dell'ottima riuscita dell'episodio va alla sempre azzeccata colonna sonora ed alla fantastica interpretazione di Carrie Coon, che regge da sola il peso di una puntata molto intensa.




Voto episodio: 9.5

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