martedì 12 agosto 2014

Recensione: Masters of Sex 2x05 - Giants

Quinto episodio per "Masters of Sex", che alterna ottimi momenti ad altri meno riusciti.

Uno dei problemi delle ultime due puntate dello show è il continuo tira e molla tra Bill e Virginia: per ogni passo avanti che viene fatto nella relazione tra i due, ne seguono tre indietro. In "Giants", Gini vuole più chiarezza sul suo nuovo posto lavorativo e sul suo ruolo nella ricerca; a questo proposito, per la prima volta è lei a decidere, con distacco, cosa deve essere analizzato. Peccato che il distacco venga subito a meno, lasciando dubbi su dove si voglia andare a parare. In un episodio la natura del rapporto è solo carnale, nell'episodio successivo torna ad essere qualcosa di più.
Il nuovo ospedale porta invece alla luce il problema razziale, con Masters che perde un considerevole numero di pazienti, senza però battere ciglio; il dottore è convinto che col tempo le sue pazienti torneranno da lui, ci vuole solo pazienza. Non la pensa così il direttore dell'ospedale, che nel momento migliore dell'episodio ricorda a Bill la sua vera natura: un uomo che ha sbattuto in faccia senza problemi la sua ricerca sul sesso, un uomo rivoluzionario; è questo il vero motivo per cui è stato assunto, per rompere le barriere e fare un passo avanti.
La figura del direttore, grazie alla fantastica performance di Courtney B. Vance, è già molto interessante: non è solo un dottore con idee chiare che vuole aiutare Bill, ma è un uomo che prima di tutto pensa ai suoi interessi e a quelli dell'ospedale. Il finale di puntata, con il dottore che strappa il volantino sulla ricerca di Bill, è un forte segnale che promette scintille.




L'highlight della stagione continua ad essere il rapporto d'amicizia tra Virginia e Lilian; quest'ultima vuole far capire a Gini che lei può ottenere tutto il riconoscimento possibile per il lavoro che fa, e che non ha bisogno di "vendersi" a Masters. Sempre ottime le performance di Lizzy Caplan e Julianne Nicholson, che danno vita ai due personaggi più veri dello show.




Le note dolenti arrivano dalla storyline di Betty e da Libby: la prima, nonostante il positivo ingresso nel cast di Sarah Silverman e alla prova di Greg Grunberg, è troppo slegata dalla trama principale, e sembra girare a vuoto dalla prima stagione, con il passato di Betty che in un modo o nell'altro si fa vivo.
A livello di storie secondarie, si sente molto la mancanza di Scully e delle sue vicende, che erano più collegate a Bill e sicuramente più d'impatto.




Semplicemente terribile il personaggio di Libby; bigotta e ignorante, in questo episodio non fa altro che subire fantastiche ramanzine da Coral, il suo ragazzo e Bill. Libby non è più una moglie devota, ma una casalinga disperata: il problema è che impossibile empatizzare con lei, per quanto il marito la stia trascurando in tutti i modi possibili.




Piccolo calo quindi per "Masters of Sex", che ha però dalla sua le sempre ottime performance del cast, con i due protagonisti sugli scudi, e la possibilità di approfondire l'aspetto razziale, che può portare una ventata d'aria fresca allo show.
Con più chiarezza sul rapporto tra Bill e Virginia, e con meno Betty e Libby, la serie potrà tornare ai livelli della prima, fortunata stagione.


Voto episodio: 7 +

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