giovedì 28 agosto 2014

Recensione: The Strain 1x07 - For Services Rendered

Settimo episodio per "The Strain", che continua ad alternare ottimi momenti ad altri poco riusciti.

"For Services Rendered" si concentra molto sul rapporto tra Setrakian ed Eichorst, attraverso dei flashback che ci mostrano come i due siano entrati in diretto contatto anche nel periodo passato nel campo di concentramento. Infatti, scopriamo che Setrakian è l'autore della famosa cassa da cui è partito il contagio ai giorni nostri; lavoro commissionatogli da Eichhorst.
I flashback, nonostante ci diano un'informazione importante, non funzionano come dovrebbero, sia per lo strano montaggio (sensazione avuta anche nel precedente episodio con scorci del passato di Setrakian) che per l'interpretazione poco incisiva del giovane Abraham. Interessante invece l'ultimo dialogo tra i due protagonisti, nel quale Eichorst sostiene che, anche se il Terzo Reich stia per giungere al termine, un nuovo leader sorgerà, riferendosi molto probabilmente alla creatura che lo trasformerà da li a poco, dando un significato ancora più oscuro alle azioni del suo padrone ed al virus.




Lo scontro tra Eichorst e Setrakian prosegue nel presente, con quest'ultimo che, con l'aiuto di Eph, Nora e Jim, cerca di attirare il nemico in una trappola. Questo, come già visto nei precedenti episodi, è uno dei tipici errori in fase di scrittura, con la decisione di far compiere azioni quanto meno discutibili ai personaggi: in questo caso, è normale che Eichorst capisca di finire in una trappola, ed è ancora più ovvio che non li guiderà mai dal suo padrone, ma, a differenza delle scene nei flashback, il breve scontro con Setrakian funziona, grazie alla bravura dei due interpreti.
A questo proposito, da menzionare la prova di Richard Sammel, che riesce a trasmettere quel senso di pericolo e di superiorità che vengono dal suo essere un vampiro. In particolare, spicca la scena nella quale minaccia Jim con la sua vera voce, che crea un bel contrasto con gli altri momenti a lui dedicati nella puntata.




Tornando al grosso difetto di "The Strain", il piano di Setrakian sembra un colpo di genio in confronto ad altre scelte compiute nel corso dell'episodio, a partire dalla scena in apertura con il tassista che affronta le creature invece di fuggire, ed il gruppo guidato dalla tata dei figli di Joan che, invece di uscire dalla porta d'ingresso, fa un giro turistico della casa per poi chiudersi in un vicolo cieco.
Nonostante ciò, la parte dedicata a Joan è quella che regala gli spunti migliori dell'episodio: in primis, il lavoro in fase di trucco sulla donna è straordinario e terrificante; ed in secondo luogo, da questa storyline arriva il finale di puntata, che lascia a bocca aperta e fa salire il livello dell'episodio.
Negli ultimi minuti, infatti, la tata, sua figlia ed i figli di Joan sono chiusi nella stanza senza una via d'uscita cercando di non farsi prendere dalla donna; quando però quest'ultima, grazie ad un altro vampiro, riesce ad entrare nel locale, viene uccisa da un gruppo di persone vestite da militari. La vera sorpresa è che l'unico salvatore visibile in volto è un vampiro, che si assicura che i bambini stiano bene e che, dopo aver visto il taglio sulla mano della figlia della tata, la uccide, sostenendo che ormai era infetta.
Da una parte, è difficile capire come un vampiro possa essere capace di agire per far del bene e non solo per nutrirsi di sangue, ma allo stesso tempo è tremendamente interessante scoprire informazioni su questo gruppo.




La puntata lascia ancora nell'ombra la figura del signor Palmer, che nella scena a lui dedicata sembra rivolgersi ad Eichorst con una strana autorità mai usata prima; mentre invece inizia ad esser sempre più probabile un coinvolgimento di Gus nella lotta contro i vampiri.




Nonostante l'assenza di Vasiliy ed i soliti problemi in fase di sceneggiatura, "The Strain" riesce a mantenere un buon livello, grazie soprattutto agli elementi horror ed all'ottimo lavoro sul make up.


Voto episodio: 8 +

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