venerdì 25 luglio 2014

Recensione: Utopia 2x03 - Episode 3

Terzo episodio per "Utopia", che prosegue sull'ottimo livello visto nelle prime due puntate.




L'episodio è incentrato su due collaborazioni impensabili fino alla scorsa stagione: quelle tra Wilson Wilson e Lee, e quella tra Pietre, Ian, Becky, Grant e Donaldson, sempre accompagnati dal vecchio uomo misterioso.
I primi due sono alla ricerca di Donaldson; dopo l'assassinio del capo di Ian da parte Lee, Milner chiede a Wilson di accompagnare il killer nella missione. I due si odiano, e nonostante il tentativo di Wilson di uccidere il suo nuovo collega, sono costretti a lavorare insieme.




L'altro gruppo è invece diretto a casa di un giovane hacker, guidati da Pietre, ormai convinto nella sua scelta di tradire il Network. L'istinto omicida non è però andato via, e dopo aver ottenuto tre nuove identità false dall'hacker, Pietre lo uccide, eliminando anche i genitori del giovane. Le nuove identità sono per lui, la ragazza con cui viveva e la figlia piccola, e, trovatosi faccia a faccia con Lee, gli chiede di lasciarlo tornare alla sua vecchia vita.
Nel frattempo, Ian e Becky cercano di chiarirsi; dopo essere riusciti ad esprimere i loro sentimenti, Donaldson rivela ad Ian che la ragazza stava lavorando per lui mentre loro erano insieme. Il ragazzo, ferito, chiama Milner, che però si tradisce, facendo capire ad Ian che non possono più fidarsi di lei. Durante la chiamata, il giovane rivela all'agente la scoperta fatta da lui e Becky: il vecchio che è con loro, è in realtà Philip Carvel, creduto morto da tutti.




Per quanto riguarda Jessica, Milner si rende conto che l'unico modo per scoprire la verità su Giano è uccidere la ragazza; Jessica riesce però a liberarsi e a fuggire. Al termine dell'episodio, scopriamo che la ragazza ha deciso di recarsi da Dugdale, sempre più invischiato nei preparativi per il vaccino contro l'influenza russa. Poco prima dell'incontro con Jessica, infatti, l'uomo ha assistito, senza muovere un muscolo, all'omicidio di una sua collega che aveva scoperto che c'era qualcosa che non andava nell'influenza.




Pur a costo di sembrare ripetitivo, la fotografia e la regia di "Utopia" lasciano sempre a bocca aperta, puntata dopo puntata. Dal punto di vista della narrazione, si fa sempre più complicata la vicenda riguardante il vaccino; la speranza è che nei rimanenti tre episodi riescano a chiarire alcuni aspetti.
Da menzionare il ritorno della colonna sonora della prima stagione e dell'iconica frase "Where is Jessica Hyde?".
Il punto più alto però resta sempre Jessica, che nei pochi minuti a disposizione riesce sempre a rubare la scena.


Voto episodio: 8.5/10

Nessun commento:

Posta un commento