giovedì 15 maggio 2014

Recensione: Person of Interest 3x23 - Deus Ex Machina

Dopo il fantastico episodio di una settimana fa, Person of Interest si supera ancora una volta, dandoci il miglior finale di stagione possibile.

"Deus Ex Machina" riparte dal processo, con Collier che chiama a testimoniare uno ad uno gli imputati.
Davanti ad una giuria di civili, ad un gruppo di giornalisti e in diretta streaming, il primo ad essere chiamato sul banco degli imputati è Manuel Rivera che, rifiutandosi di rispondere alle domande dell'accusa, viene ucciso da Collier. L'uomo rende così chiaro che fin quando non otterrà una confessione ed il nome del principale colpevole, non si fermerà davanti a nulla.
Il senatore Garrison, secondo imputato, indica come autrice di tutto Control, che chiamata a testimoniare si rifiuta di collaborare e con uno splendido discorso (ottima l'interpretazione di Camryn Manheim) dichiara di aver fatto tutto quanto solo ed esclusivamente per l'amore della patria. Collier è colpito dalle parole della donna, ma nonostante tutto è pronto ad ucciderla; viene però fermato da Harold, che decide di confessare di essere lui il creatore della Macchina, spiegando i motivi per cui l'ha costruita, e che è usata solo per far del bene, non per spiare e privare i cittadini della loro privacy.
A quel punto il processo viene interrotto; qualcuno ha scoperto il luogo in cui si sta svolgendo, e Vigilance con gli imputati si allontanano per proseguire altrove.

Anche in questo episodio ci vengono mostrati dei flashback di Collier, dal suo reclutamento fino a diventare il leader di Vigilance, grazie anche alla misteriosa persona che l'aveva spinto ad unirsi alla causa e che continua, sempre grazie a dei messaggi, a suggerirgli la strada da intraprendere

Nel frattempo, John ed Hersh continuano la ricerca di Finch e Control; New York è ancora al buio in seguito al blackout, e con l'aiuto di Fusco e Bear riescono a bloccare un uomo di Vigilance ed a farsi dire dove si sta svolgendo il processo.
Root è riuscita invece ad entrare nel luogo dov'è situato Samaritan; riesce a collegare i sette server rubati grazie all'aiuto di Shaw, che arrivata in suo soccorso vorrebbe distruggere il luogo; Root le spiega che non era mai stato quello il suo obbiettivo e che la distruzione di quei server non porterebbe nessun cambiamento al programma.

Reese ed Hersh arrivano nell'edifico dove si stava svolgendo il processo; gli uomini di Vigilance sono tutti morti, uccisi da quelli della Decima, gruppo comandato da Greer.
Sono proprio questi ultimi ad interrompere Collier proprio nel momento in cui stava per giustiziare gli imputati rimasti; Greer libera Control e il senatore Garrison, e scopriamo attraverso le sue parole che Vigilance è una sua invenzione, che era stato lui ad inviare i messaggi a Collier ed a reclutarlo. Scopriamo anche che nell'edificio dove si teneva il processo la Decima ha posizionato dell'esplosivo; in questo modo, a seguito dell'ennesimo attacco terroristico, il governo potrà dare il via libera a Samaritan, dando la conclusione al piano di Greer. Nell'esplosione muoiono i giurati, i giornalisti ed Hersh, rimasto all'interno nel tentativo di scollegare la bomba; Greer fa uccidere Collier, e proprio nel momento in cui sta per far giustiziare Harold, arriva Reese, che riesce a salvarlo.

Decima è riuscita però nel suo obbiettivo; Greer ottiene da Garrison l'ok per attivare la nuova macchina.
Reese e Finch, tornati con Bear nella biblioteca, ricevono una chiamata da Root: Samaritan è online, e i primi a cui verrà data la caccia saranno loro. Negli ultimi, emozionanti minuti, attraverso le parole di Root e con in sottofondo "Exit Music (For a Film)" dei Radiohead, scopriamo che il piano della donna era quello di nascondere da Samaritan, attraverso i sette server rubati, le uniche sette persone che potrebbero fermare il programmare. L'unico modo per scomparire era quello di creare delle nuove identità per lei, Shaw, Reese, Finch ed i tre hacker che l'avevano aiutata; così vediamo le due donne separarsi, e Reese allontanarsi da Finch con Bear, lanciandosi un ultimo sguardo.
La puntata si chiude con Greer che, alla richiesta di comandi da parte della nuova macchina, chiede che sia lei a comandare e a dirgli cosa fare.



La terza stagione si chiude quindi con un finale in cui i protagonisti sono in estrema difficoltà, costretti a separarsi ed a nascondersi. Un episodio splendido che arriva in conclusione di una stagione ai limiti della perfezione, in cui abbiamo visto la fine dell'HR, abbiamo subito la perdita di uno dei componenti principali del gruppo, abbiamo assistito alla nascita di una nuova macchina e alla guerra di Vigilance.
La scrittura della serie, sempre ottima già dall'inizio, è riuscita a raggiungere livelli altissimi; lo stesso vale per la recitazione, in particolare grazie al sempre fantastico Michael Emerson ed a Amy Acker; la sua Root è in assoluto il personaggio femminile migliore in una serie tv dai tempi di Sydney Bristow di Alias.
Ora non resta che aspettare per vedere il modo in cui opererà Samaritan e, soprattutto, come e se riuscirà il gruppo a riunirsi.

Voto episodio: 10/10
Voto stagione: 9.5/10

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