venerdì 27 giugno 2014

Worst of 2013 / 2014 - Il Peggio della Stagione

La stagione televisiva appena conclusa ha avuto molti punti alti ma, purtroppo, anche alcuni bassi. Che sia stata tutta una serie di episodi completamente sbagliati, una scena disastrosa, un finale deludente, ecco le cinque cose peggiori successe in questo anno.


IL PEGGIO DELLA STAGIONE


5. Under the Dome
Serie estiva andata in onda sul canale CBS, tratta da uno dei migliori libri più recenti di Stephen King, "Under the Dome" partiva con ottime premesse: storia intrigante, Dean Norris nel ruolo del cattivo e Brian K. Vaughan (autore della graphic novel Y:The Last Man) in veste di showrunner. Dopo un buon pilot, la serie ha però preso una direzione sbagliata; non tanto perchè si è deciso di prendere le distanze dal libro, quanto perchè non si è riuscito a dare vita ad un personaggio anche solo parzialmente interessante. Non una stagione disastrosa, ma sicuramente la più deludente; la speranza è che riescano a correggere il tiro per l'imminente seconda stagione.



4. The Walking Dead
Dopo il finale di stagione più anticlimatico della storia, "The Walking Dead" ha affrontato la sua annata peggiore: una prima parte incentrata su un'epidemia che è servita solo ad eliminare delle comparse, un finale di metà stagione che riprende la situazione lasciata in sospeso l'anno precedente, ed una seconda metà fatta di noia e personaggi improbabili. Dall'uscita dell'ottimo pilot ad oggi, l'interesse per lo show è scemato in maniera clamorosa; gli ascolti continuano a premiare gli autori, ma la qualità della serie ha raggiunto livelli molto preoccupanti.



3. The Following
Ad oggi, trovare qualcosa peggio di "The Following" è praticamente impossibile; dopo un'orribile prima stagione, per il secondo anno si è deciso di fare ancora peggio, inserendo diverse storyline senza un filo logico, personaggi assurdi eliminati nel giro di pochi episodi, buchi di sceneggiatura enormi e con un livello recitativo mai così basso. Da zero in pagella le performance di Sam Underwood, intreprete dei due gemelli, e di Jessica Stroup, nipote di Ryan saltata fuori dal nulla; imbarazzante la sua "storia d'amore" con Mike. Per quanto riguarda i due attori principali, Kevin Bacon recita solo a tratti, ma la maggior parte del tempo viaggia col pilota automatico; mentre James Purefoy è l'unica nota positiva della stagione, passato da interpretare un cattivo improbabile ad essere la parte più comica dello show: difficile però dire se questo fosse il vero obbiettivo degli autori o un effetto involontario.



2. Gli ultimi tre minuti del finale di "How I Met Your Mother"
Amare una serie, arrivare all'episodio finale con la convinzione che sarebbe stato tutto perfetto, e veder crollare tutto il castello di carte in tre minuti. "Last Forever", doppia puntata arrivata in chiusura di una nona stagione soddisfacente, ha avuto diversi problemi: la scelta di far separare Barney e Robin, dopo che si è deciso di dedicare tutta l'ultima serie di episodi sul loro matrimonio, è stata quanto meno discutibile; l'allontanamento così netto di Robin dal gruppo non quadrava molto con quanto ci era stato raccontato negli anni precedenti, ma ci si poteva passar sopra; Barney, tornato a mettere in atto le mosse del Playbook, che si ritrova ad avere una figlia è stata una svolta rischiosa ma, grazie alla recitazione di Neil Patrick Harris, accettabile; far morire la madre dopo un'attesa di anni è stata una decisione cattiva e triste, ma l'incontro tra Ted e Tracy è stato il coronamento di nove stagioni fantastiche, una scena scritta e recitata perfettamente, grazie alle prove degli ottimi Josh Radnor e Cristin Milioti.
Poi però arrivano i tre minuti finali: i figli, orfani di madre e inizialmente scocciati dal racconto del padre, gli fanno notare che la defunta moglie c'è poco nella storia (ma dai? Forse perchè vi sta raccontando di come l'ha conosciuta, non di quando hanno iniziato a frequentarsi) e che tutto il racconto era una scusa per poter aver il permesso di uscire con la zia Robin, perchè lui in realtà è follemente innamorato di lei. Uno dei dialoghi scritti peggio della storia, un finale girato otto anni fa che, con tutte le svolte e i cambiamenti avvenuti negli anni, risulta essere attaccato a forza, un gesto presuntuoso e ingiustificabile da parte degli autori.
Dopo le innumerevoli critiche, Bays e Thomas, creatori dello scempio, hanno annunciato che nel cofanetto ci sarà un finale alternativo: altra scelta assurda, perchè una volta mandato in onda il finale, devi restare attaccato ad esso, per quanto possa essere stato sbagliato.
Il vero finale, che si chiude con "and that kids, is how I met your mother", è su YouTube dal giorno dopo la messa in onda, senza aver bisogno di comprare un cofanetto.
E' impossibile dimenticare le emozioni, le risate e le lacrime che hanno accompagnato la visione di "How I Met Your Mother"; ma per continuare ad avere un bel ricordo di una delle migliori e più innovative serie degli ultimi anni, basta ricordarsi di spegnere la televisione (o il pc) a tre minuti dalla fine.



1. Dexter
Quattro stagioni ottime, con un finale sconvolgente a coronamento di un percorso fantastico; poi, con il cambio di showrunner, è iniziato un lento declino. La quinta e la sesta stagione sono state deludenti, ma con la settima era tornato un briciolo di speranza per avere un finale quanto meno degno dei primi quattro anni.
Purtroppo non è stato così. L'ultima stagione di "Dexter" ha raggiunto livelli talmente bassi che neanche il più accanito detrattore della serie avrebbe potuto immaginare; un personaggio snaturato, un attore svogliato (Michael C. Hall), una sceneggiatura piena di situazioni assurde e con dei nuovi ingressi nel cast che fanno rabbrividire, su tutti quello che risulterà essere l'ultimo cattivo affrontato dal serial killer più famoso della storia della televisione. Una fine indegna, che rovina una serie che era riuscita a raggiungere livelli altissimi (lo scontro con il Trinity Killer nella quarta stagione è da antologia).
Come per "How I Met Your Mother", per apprezzare la serie bisogna fermarsi prima del finale; ma mentre con la comedy bisogna evitare gli ultimi minuti, con "Dexter" è meglio fare a meno di quattro stagioni.



Domani si ritorna al meglio della stagione, con la prima parte della classifica delle migliori serie dell'anno.

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