lunedì 16 giugno 2014

Recensione: Game of Thrones 4x10 - The Children

Premessa: negli scorsi mesi mi sono imbattuto, senza volerlo, in tre spoiler sugli eventi del libro su cui si è basata maggiormente questa quarta stagione di Game of Thrones; due sono stati portarti sullo schermo, il terzo no. Quindi forse un pizzico di delusione su questo ultimo episodio viene proprio da ciò.
Ovviamente "The Children" non è un brutta puntata, tutt'altro; ma le aspettative erano forse troppo alte.




Dopo una puntata dedicata interamente alla battaglia tra i Guardiani della Notte e i Bruti, "Game of Thrones" torna alla sua tipica struttura, mostrandoci quasi tutti i personaggi e chiudendo tutte le storyline aperte quest'anno.
I primi minuti dell'episodio sono ottimi; ripartendo dal finale di "The Watchers on the Wall", vediamo Jon Snow diretto all'accampamento dei Bruti per uccidere Mance. Una volta arrivato, il ragazzo ha la possibilità di parlare con il capo dell'esercito nemico, che gli offre un accordo: il suo popolo vuole oltrepassare  la Barriera per proteggersi dall'arrivo dell'inverno e dagli Estranei, e in cambio non ci saranno più morti. Jon ha però un altro obbiettivo, ma essendo in inferiorità numerica non riesce ad uccidere Mance.
I due vengono interrotti dall'arrivo di un esercito, che fa piazza pulita dei Bruti; a capo dell'esercito c'è Stannis Baratheon, giunto in soccorso dei Guardiani della Notte.
Sotto consiglio di Jon, Stannis decide di non giustiziare Mance ma di farlo prigioniero, e, una volta tornati alla Barriera, vengono bruciati tutti i cadaveri dei confratelli caduti durante la battaglia; suggestiva l'apparizione di Melisandre davanti a Jon mentre il fuoco divampa.
Il ragazzo, sotto richiesta di Tormund, brucia il cadavere dell'amata Ygritte a nord.
Ottima l'accelerata data agli eventi sulla Barriera, ma rimane la sensazione che tutta la vicenda sarebbe potuta essere gestita meglio nel corso della stagione.




Ad Approdo del Re assistiamo ad una discussione tra Cersei e Tywin, nella quale la figlia, restia a sposare Loras Martell, confessa al padre che le voci sulla relazione tra lei e Jamie sono vere.
La donna in seguito fa visita al fratello, raccontandogli di aver detto al padre della loro storia.
Veniamo anche a conoscenza del destino riservato alla Montagna in seguito allo scontro con Oberyn; l'uomo non è morto, ma le sue condizioni sono molto gravi, per via del veleno con cui era intrisa la lancia del principe di Dorne.

A Meereen, Daenerys continua ad affrontare le conseguenze della sua conquista; prima riceve la visita di un anziano, che le chiede di poter tornare dal suo vecchio padrone, dato che dopo esser stato liberato ha perso la casa e rischia di morire. In seguito, un uomo le porta le ossa della figlia piccola, uccisa da Drogon, il più grande dei suoi draghi, che è poi volato via. Khaleesi decide quindi di incatenare gli altri due draghi e di rinchiuderli; scena molto significativa per il personaggio, decisa a togliere le catene agli schiavi e costretta ad usarle sui suoi "figli".

Bran, Hodor, Jojen e Meera sono finalmente arrivati a destinazione; l'albero apparso al giovane Stark è davanti a loro, ma con anche un grosso ostacolo da superare: un esercito di scheletri esce dal terreno; nello scontro Jojen viene ferito mortalmente, e il ragazzo chiede alla sorella di finirlo, morendo tra le sue braccia.
Il gruppo viene portato in salvo da una bambina, che li conduce attraverso un tunnel nel quale gli scheletri non possono entrare. Al termine del tunnel, i tre si trovano al cospetto di uomo anziano, che sembra essere un tutt'uno con un albero. L'anziano, che compariva nei sogni di Bran con l'aspetto del corvo a tre occhi, spiega al giovane Stark che, ora che è riuscito a raggiungerlo, potrà ritrovare ciò che ha perduto. Il ragazzo pensa si riferisca alla possibilità di camminare di nuovo, ma l'anziano gli conferma che non potrà mai più camminare, ma che potrà volare.
La storia di Bran arriva quindi al suo momento cruciale; la ricerca del corvo è finita, e ora la parte più fantasy della saga potrà svilupparsi maggiormente.




Le due coppie che hanno passato la stagione in viaggio, Brienne con Pod ed Arya con il Mastino, si incontrano nei pressi di Nido dell'Aquila; la donna, una volta scoperta l'identità della ragazzina, le propone di seguirla, avendo promesso a Catelyn Stark che avrebbe protetto le sue figlie. Il Mastino non è intenzionato a lasciar andar via la sua compagna di viaggio, pensando che Brienne possa essere al soldo dei Lannister, dato che la donna impugna la spada che le era stata donata da Jamie. I due iniziano così uno scontro, nel quale il Mastino, a seguito di una caduta, viene ferito gravemente. Durante il duello, Arya riesce a fuggire ed a nascondersi da Brienne e Pod. La ragazzina raggiunge il luogo della caduta del Mastino, che in fin di vita, le chiede di finirlo, prima provocandola, e poi chiedendole pietà. In tutta risposta, Arya prende il denaro e va via, lasciando Sandor Clegane morente.
Perdiamo così (molto probabilmente) un altro grande personaggio, che era cresciuto tantissimo nel corso delle stagioni.




Ad Approdo del Re, finalmente arriva il momento di scoprire quale sarà il destino di Tyrion: la cella si apre, ma sulla soglia non c'è il boia, bensì Jamie, che libera il fratello. Durante la fuga, Jamie spiega di esser stato aiutato da Varys, che ha già preparato una via di fuga sicura; i due fratelli si lasciano con un abbraccio, a conclusione del rapporto costruito meglio nella saga. Tyrion, ad un passo dalla libertà, decide di fare marcia indietro, dirigendosi verso gli alloggi del padre; entrato nella stanza, trova Shae, distesa sul letto. I due si scontrano, e nella colluttazione Tyrion, in lacrime, strangola la donna tanto amata.
Armato di balestra, l'uomo raggiunge il padre, seduto sulla latrina; Tywin chiede al figlio di poter parlare nelle sue stanze, gli dice che non lo avrebbe mai fatto giustiziare, ma le menzogne questa volte non lo salveranno; Tyrion scocca una freccia. Tywin, ormai vicino alla morte, afferma che Tyrion non è suo figlio; in tutta risposta, il folletto gli dice che invece è proprio suo figlio, scoccando una seconda freccia e uccidendo il padre. Scena di forte impatto, grazie anche all'accompagnamento musicale, con la sempre ottima e funzionale "The Rains of Castamere".
Tyrion torna nel punto in cui si era lasciato con Jamie, e Varys lo porta in salvo, chiudendolo in una scatola che verrà poi messa a bordo di una nave. I rintocchi della campane fanno capire all'eunuco che Approdo del Re non è un posto sicuro per lui; decide così di salire sulla nave, fuggendo con Tyrion.




La scena finale dell'episodio è dedicata ad Arya che, alla vista di una barca, chiede di essere portata al Castello Nero. Il capitano le dice che la loro destinazione è Bravoos; la ragazza consegna al capitano la moneta di ferro che le era stata donata da Jaqen H'ghar, pronunciando "Valar Morghulis". Arya sale così sulla nave, diretta a Bravoos.




"The Children" è quindi una buonissima puntata, ma resta l'amaro in bocca; le potenzialità per essere il miglior episodio dell'intera serie c'erano tutte, ma ancora una volta la divisione del tempo dedicato alle varie storie è stato gestito male: la sorte di Tyrion era il punto cruciale della stagione, e come successo per il duello tra Oberyn e la Montagna, viene risolto in dieci minuti.
Come per l'anno scorso, la scena finale non risulta essere molto d'impatto; personalmente l'ho preferita al momento ai limiti del trash di Daenerys portata in trionfo dal popolo nella terza stagione, ma resta un pò di delusione.
In generale questa quarta stagione risulta essere la migliore fin'ora, ma per tutti i colpi di scena avvenuti sono dell'idea che si sarebbe potuto fare di più; l'episodio migliore rimane "The Lion and The Rose", grazie anche, e soprattutto, alle interpretazioni di Peter Dinklage e di Jack Gleeson, uno dei cattivi più riusciti degli ultimi anni.
A proposito degli attori, da menzionare la recitazione di tutto il cast che ha raggiunto livelli altissimi; in particolare ottime le prove di Nikolaj Coster-Waldau, Charles Dance e, come già detto, del fantastico Peter Dinklage, che anche nell'ultimo episodio regala una performance da brividi, nonostante lo scarso minutaggio.
E ora non resta che aspettare l'anno prossimo.

Voto episodio: 9/10
Voto stagione: 9/10


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