mercoledì 10 dicembre 2014

Recensione: Sons of Anarchy 7x13 - Papa's Goods

Dopo sette stagioni, è arrivato il momento di dire addio a "Sons of Anarchy".




E' giusto iniziare col dire che "Papa's Goods" è non solo una grande puntata, ma anche il finale migliore per lo show: tutto è filato liscio, tutto è andato come ci si poteva aspettare, riuscendo comunque a non essere mai banale e a toccare le giuste corde emozionali nei momenti giusti. Perchè è proprio questo uno dei punti di forza maggiori di questo finale: tutto quello che è mancato una settimana fa con la morte di Gemma, c'è stato oggi, con i vari addii di Jax agli altri personaggi che hanno commosso e colpito, con la visita alle tombe di Opie e Tara e con il fantastico discorso del protagonista al padre negli ultimi minuti di puntata come ciliegina sulla torta.
Le emozioni fanno chiaramente passare in secondo piano le morti di Barosky e Marks, utili comunque nel compimento del piano di Jax di sistemare le faccende del club prima di intraprendere il suo ultimo viaggio.
A proposito del club, sono proprio le scene tra i membri a colpire come mai durante questa travagliata ultima stagione: l'ultimo saluto, con la nomina di Chibs come nuovo presidente e di Tig come vice, e la pallottola presa da Happy per dare la possibilità a Jax di fuggire e di scegliere la propria fine.




Altri due grandi protagonisti della puntata sono sicuramente Nero e Wendy, che riescono finalmente a lasciare Charming: il destino di Abel e Thomas è ora nelle loro mani, esaudendo il desiderio di Tara di dare ai propri figli una vita normale.
Gli ultimi minuti della puntata aprono interessanti teorie e possibilità riguardo il personaggio della senzatetto, sempre presente nei momenti più delicati, una figura mistica che da il via libera a Jax di affrontare il proprio destino e con l'unione tra il pane e il sangue che chiarisce ancora di più il significato del personaggio.




Passiamo quindi proprio alla scena finale, con l'ultimo viaggio di Jax sulla moto di JT: le mani tolte dal manubrio, il volo dei corvi e lo schianto (con il camion guidato dal personaggio interpretato da Michael Chiklis) sono la perfetta conclusione del viaggio del protagonista, un uomo che è partito con le migliori intenzioni, ma che è stato risucchiato dal male e dal dolore, finendo col diventare un vero e proprio criminale. Un grande protagonista interpretato da un attore che, col passare degli anni, è sensibilmente migliorato, regalandoci in quest'ultima stagione una serie di interpretazioni da applausi. Ciao Jax, Ciao Charlie.




Ci sarebbe tanto altro da dire, ma le forti emozioni impediscono di analizzare più a fondo l'episodio: ciò che è certo è che "Sons of Anarchy" ci lascia nel migliore dei modi, entrando di diritto nell'olimpo delle migliori serie tv. Grazie Kurt Sutter.


Voto episodio: 10
Voto stagione: 8

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