martedì 10 febbraio 2015

Serie TV: Better Call Saul 1x01 - Uno / 1x02 - Mijo

Dopo trailer, news e supposizioni, è finalmente arrivato il momento del debutto della nuova serie più attesa del 2015, "Better Call Saul".




Il nuovo show targato AMC parte con il vantaggio di avere alle spalle un mostro sacro come "Breaking Bad", cosa che però carica di aspettative e di dubbi, tra le perplessità sulla bontà del progetto e gli inevitabili confronti con la serie madre.
I primi due episodi di "Better Call Saul", "Uno" e "Mijo", confermano già da subito che la qualità dello show è fuori discussione: la presenza in fase di sceneggiatura e dietro alla macchina da presa di Peter Gould, Vince Gilligan e Michelle MacLaren, si fa sentire, con quelle inquadrature, quei silenzi prolungati, quella fotografia, quella tensione e quei momenti leggeri tipici di "Breaking Bad", e che hanno aiutato a rendere grande la serie. Altro punto a favore è Bob Odenkirk, che ritorna nei panni di Saul Goodman (o Jimmy McGill), e che ci regala una fantastica interpretazione, proseguendo nell'ottimo lavoro svolto nella serie madre, riuscendo a convincere sia nelle scene più leggere che in quelle più drammatiche.




Passando alla trama dei due episodi, è per ora difficile da inquadrare la storyline riguardante Chuck, interpretato da Michael McKean, che passa la vita da recluso, con il terrore dei cellulari e dell'elettricità. Il caso legale collegato al personaggio, presentato a grandi linee nel pilot, ricorda per certi versi la storia di Walter White e dalla sua separazione dalla Gray Matter, anche se in questo caso Chuck non sembra ancora aver deciso di abbandonare la nave, e con i suoi colleghi pronti a riaccoglierlo. La poca chiarezza nell'introduzione della vicenda è l'unico problema di questi primi due episodi, andando a rallentare il buon ritmo della narrazione e creando un pò di confusione: chiaramente, però, ci sarà tempo e modo di correggere il tiro e chiarire la situazione.




La vita da avvocato di Jimmy, tra casi persi in partenza, pagamenti non adeguati e i divertenti, anche se un pò ripetitivi, siparietti con Mike in versione casellante, alleggeriscono l'atmosfera, riuscendo a strappare qualche risata, puntando sulla caratteristica che ha reso così popolare il personaggio di Saul.
Il vero highlight di queste prime due puntate è però la comparsa di un altro personaggio visto in "Breaking Bad", che fa il suo ingresso negli ultimi secondi del pilot per poi fare da mattatore nel secondo episodio: l'aggiunta di Tuco da infatti un altro ritmo allo show, mettendo in pericolo Jimmy e dando così la possibilità al personaggio di fare uso della sua parlantina, riuscendo a salvarsi e ad evitare la morte dei suoi due complici, due fratelli convinti dall'avvocato a truffare una sua potenziale cliente, salvo poi per finire nelle grinfie dello spacciatore. La presenza scenica di Raymond Cruz aiuta nella buona riuscita della storyline che, dopo il finale della seconda puntata, sembra non essere ancora conclusa, grazie a Nacho, braccio destro di Tuco, aprendo un'interessante possibilità per il proseguimento della stagione.




Il convincente debutto di "Better Call Saul" ci regala anche un breve ed interessante sguardo al futuro del personaggio, con una fantastica scena in bianco e nero in apertura del pilot che ci mostra il Saul post "Breaking Bad", impiegato presso una pasticceria in un centro commerciale, ancora impaurito dalle minacce lasciate in sospeso ad Albuquerque: un personaggio spaventato e triste, che guarda con malinconia ai suoi vecchi spot pubblicitari.




"Better Call Saul" riesce quindi a partire col piede giusto: la scelta di citare "Breaking Bad" nei primi episodi funziona, nella speranza di riuscire, col passare delle puntate, a prendere una propria strada.


Voto 1x01: 8 +
Voto 1x02: 9

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